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Gay & Bisex

Guido il camiciaio


di almenodue
16.07.2016    |    1.606    |    5 9.8
"Vieni qui da me , mi avvicinai e vidi per la prima volta il suo poderoso cazzo , era moscio ma già da così era il doppio del mio , straiati vicino a me , lo feci lui si coricò a inizio subito la..."
Siamo nella metà degli anni 70 avrò avuto 16/17 anni e come lavoro facevo il garzone in un negozio di stoffe, servivamo prevalentemente sartorie. Avevo avuto qualche esperienza con il mio stesso sesso, qualche sega , qualche pompino ma poi non ero andato più avanti, mi piacevano le donne ma non disdegnavo un cazzo, e da ragazzi si sà gli ormoni fremono, ....Comunque , Guido era un camiciaio nostro cliente , un uomo sui 45/50 anni alto, pelato , un'omone non grasso ma robusto, con mani grandi, direi quasi enormi, mi affascinava, aveva modi gentili, educati e quell'accento piemontese che lo rendeva particolare, non sapevo se aveva cortesia mista ad un cenno di femminiltà, era un'omone grande con movenze quasi femminili, molti lo deridevano, io lo ammiravo perchè dal nulla era riuscito a costruirsi qualcosa di suo, aveva due lavoranti ed un laboratorio molto ben avviato e cosa importante una bella e raffinata clientela, Una sua camicia aveva un costo improponibile per un'operaio ma io che avevo la fortuna di vederle crescere e indossate capivo che quell'uomo era speciale ogni sua camicia era come una pelle, perfetta. Il negozio chiudeva alle 19.30 quella sera ero ointento a prepararmi per uscire ma ....c'era una consegna urgente Guido aveva bisogno di due pezze di stoffa urgentemente, il Direttore mi chiese se potevo fare questo favore e che mi avrebbe fatto ricompensare , pagandomi l'eventuale ora di straordinario, con la fame di denaro non me lo feci ripetere avvisai casa del sicuro ritardo, presi le due pezze a e mi avviai da Guido. Suonai il campanello , solitamente veniva la lavorante giovane ad aprire ,Carmen, ragazza sui ventanni, molto graziosa a cui facevo un po il filo, Mi preparai con il mio solito sorriso beffardo e quando la porta si apri, mi trovai Guido davanti restaii un pò sorpreso,....entra, mi disse . entrai e scoprii che eravamo soli io e lui, le ragazze, come le chiamava lui sono uscite, per fortuna sei arrivato perchè questa merce mi serve domani mattina presto che arriva un cliente da fuori città e devo avere tutto a portata di mano, va bene dissi io, dove le posso appoggiare? mettile sullo scaffale in laboratorio, entrai in laboratorio e per la prima volta lo vidi vuoto ero certo che gli unici presenti eravamo io e Guido. Senti gà che ci sei ti andrebbe di farmi da modello , ho alcune idee e devo prendere delle misure tu faresti al caso mio , ma non so io non l'ho mai fatto e poi sono sudato e appena uscito dal lavoro....non preoccuparti non puzzi mica, dai fai così vai nel camerino e spogliati, resta solo con gli slip. li hai gli slip ?? o non li metti, disse ridendo.....li ho certo che li ho, dai che poi ti pago per il disturbo mi disse, in effetti Guido era sempre molto gentile ogni anno a Natale lasciava delle belle mancie che ti ricompensavano dei culi che durante l'anno ti faceva fare, Dai ti regalo dieci mila lire se fai il bravo....cazzo dieci mila lire erano soldini, dimenticai l'imbarazzo e mi, spogliai in un baleno. bravo vieni qui al centro, prese il metro da sarto ed si posizionò dietro di me, inizio a farmi stendere le braccia misurandole, poi scese sul giro pancia e lo misurò poi passo al torace e qui iniziò tutto, mi sfiorò un capezzolo con le dita e provai subito una scossa piacevole, mi irrigidi , lui era dietro di me sentivo il suo respiro sul collo , cosa succede ? nulla risposi, la sua voce mi arrivava ovattata e suadente, hai i brividi, sei così sensibile....e mentre parlava la sua mano riprese a sfiorare il mio capezzolo, inarcai la schiena in attesa del brivido, così facendo mi appoggiai a Guido e potei sentire il suo pacco all'altezza dei miei lombi, Guido fece cadere il metro e inizio a prendere i miei capezzoli in mano li strinse, li stuzzicava, io non riuscivo a stare fermo , poi innaspettatamente prese a baciarmi sul collo, mi strinse forte a se, la sua mano era scesa sul mio cazzo che aveva preso vigore, lo tastava da sopra gli slip, con una mano stuzziavcava il mio capezzolo, con l'altra toccava la mia asta, lasciò la presa e mi girò verso di se , mi riabbraccio posizionando le mani sulle mia natiche e stringendomi verso se mi strusciava il cazzo sui suoi calzoni, mi ribaciò sul collo per poi improvvisamente baciarmi in bocca. Ero come il trance, non potevo opporre resistenza, o non volevo, lo lasciavo fare, mi calò gli slip , ora ero completamente nudo davanti a lui, si chinò ed inizio a farmi un fantastico pompino, era bravissimo, vieni sul divano che stiamo meglio, anzi vai in bagno a darti una risciacquata che io preparo, andai in bagno ,mi lavai velocemente e al ritorno lo trovai nudo, il divano si era trasformato in un letto matrimoniale la luce di una piccola lampada illuminava la stanza. vieni qui da me , mi avvicinai e vidi per la prima volta il suo poderoso cazzo , era moscio ma già da così era il doppio del mio , straiati vicino a me , lo feci lui si coricò a inizio subito la baciarmi, condivisi il suoi baci, poi scese sul mio cazzo e iniziò a leccarmi la cappella poi si posizionò su di me in un 69 non mi tirai indietro e iniziai a fare ciò che sapevo fare , lo leccai, lo succhiai e lo sentii prendere vita nella mia bocca , era grosso, bello, lucido e durissimo, una sacca testicolare stupenda, dedicai la mia lingua a quell'opera d'arte, ma stavo per sentire l'orgasmo arrivare, Guido lo capi e si fermò, non voglio che sborri così , questa sera voglio farti provare una speciale sborrata , mi disse, scese da sopra di me e iniziò a leccarmi dal torace ai piedi, poi tornò sul mio cazzo, scese sui testicoli e scese ancora sul mio buchino, alzai, al meglio che potevo, le gambe oscenamente aperte, mi stava divorando il buco del culo con la lingua, il piacere che provavo era enorme , mi obbligò a non segarmi dovevo tenere le mani dietro la testa, pensavo di esplodere senza toccarmi. Poi mi fece girare, mettendomi alla pecorina e allargandomi le natiche tuffo la sua bocca sul mio culo,. Quella lingua vorticava e lappava procurandomi brividi di piacere, volevo segarmi, avevo il cazzo che faceva male da quanto era duro, ma non dovevo, durò ..non so quanto poi si mise dietro di me posizionando il suo cazzo sulla mia rosellina, lo avvisai che ero vergine di fare piano,ma......... cosa stavo facendo sta per farmi inculare da un'estraneo ed il colmo era che lo desideravo, inizò a spingere sentii dolore lo invitai a fermarsi, dai piano piano spingi tu mi disse se senti male ti fermi, obbedii, iniziai ad incularmi da solo, spingendo il mio culo verso quell'asta di carne, lo sentivo entrare e riempirmi l'intestino, spinsi ancora , sentivo ogni millimetro del suo cazzo aprirmi il culo provavo dolore, mi fermai un'attimo, abbassai la testa e gli dissi di aspettare, passò forse un minuto e quando iniziai a spingere nuovaente Guido diede un colpo secco che mi riempi con tutta l'asta , ero aperto, il male iniziava a lasciare posto al piacere con le mani cercai di aprirmi meglio le natiche per farlo entrare tutto e così fu ,Guido mi disse che era tutto dentro il mio culo, lo invitai a montarmi, avevo le spalle contro il materasso ed il culo bene in aria offerto al mio maschio che mi stava montando, Guido inizio a muoversi, prima con colpi lenti e delicati, poi senti il mio buco cedere definitivamente e inizio la vera monta , accelerò i colpi la frequenza aumentava mi montava come una vacca, lo sentivo entrare ed uscire dal mio culo, mi riempiva per bene , io provavo un piacere mai sentito, ansimavo e lo invidavo a continuare ,volevo sborrare non resistevo oltre , mi presi il cazzo in mano ed iniziai a segarmi , provavo un doppio piacere quello anale e quello del mio cazzo che stava per esplodere e così fu , urlaiii..... vengoo e la sborra prese ad uscire dal mio cazzo colandomi sulla mano, Guido da dietro sembrava scatenato i suoi colpi erano una raffica sentivo i suoi coglioni sbattere contro i miei , mi stringeva i fianci mi sussurrava dolci parole poi mi disse che stava per sborrare , ......ti sborro nel culo, ti riempio il culo troietta e all'mprovviso si inarco dandomi un colpo finale sentii dentro il cazzo che pulsava ed un'ondata di caldo,,,,era la sua sborra che riempiva il mio culo. Rallentò cercai di alzarmi con la schiena avevo il suo cazzo dentro che pulsava , lo sentivo alzai la mano sporca della mia sborra, Guido mi disse di leccarla , obbeddi, con la lingua leccai tutto il mio seme poi mi infilò la sua lingua in bocca e ci scambiammo la sborra , con la mano sporca di sborra mi fece sfiorare i capezzoli intanto lui era ancora dentro di me , mi strofinai la mano pulendola definitivamente sul mio corpo, sfilo il suo cazzo ancora duro e sentii la sua sborra colare sulle gambe, mi girò, mi fece coricare a pancia in su, mi lecco bene i capezzoli e infilo la lingua nella mia bocca, pensavo avesse finito, invece riusciva a stimolarmi ancora, mi alzo le gambe e infilo nuovamente il suo cazzo nel mio culo, riprese a montarmi, questa volta era sopra di me mentre scopavamo mi leccava mi baciava ero in suo possesso,le mie gambe lo stringevano e lo avvinghiavano a me, ero la sua troietta da monta, non avevo la minima soglia di resistenza , mi inculò ancora per poi venire nuovamente dentro di me. Ero fradicio di sudore e di sborra, mi colava dal culo aperto, per alzarmi dovetti stringere bene le natiche e tenermi con la mano, Andai in bagno e mi svuotai, seduto sul bidet potei constatare quanto mi aveva aperto , tre dita delle mie entravano come niente fosse, ma mi resi conto che era tardissimo, altro che ora di straordinario, mi rivestii velocemente , in silenzio, Guido capi subito che qualcosa mi preoccupava, Cosa succede sei spaventato, rompendo quel silenzio pesante, sono in ritardissimo e mio padre è incazzoso, gli risposi, non preoccuparti con la macchina ti accompagno io a casa, dai mi lavo mi vesto e andiamo subito, Così fu , in macchina fu lui a chiedermi se mi era piaciuto, si risposi e non poco, ma sono spaventato, ho visto del sangue, mi tranquillizzò è normale , poi vedrai che passa, arrivammo vicino a casa mia, lo pregai di fermarsi un pò distante non proprio davanti al portone, stavo per aprire la porta e mi fermò, cosa vuoi fare? tornerai a trovarmi?, e così dicendo mi allungo la banconota da dieci mila lire, lo guardai, presi la banconota e la posai sul cruscotto, aprii la portiera scendendo, gli risposi, certo che torno, chiusi la portiera lasciando i soldi sul cruscotto e spari nel portone, salendo le scale ebbi modo di pensare a quanto era successo e al fatto che il mio culo iniziava a farsi sentire con il dolore. Tornai altre volte da Guido per fare straordinario , mi scopava da Dio, poi anche io iniziai a scoparlo godevamo come due ricci poi arrivò il militare e le nostre strade si separarono, ma oggi, che ormai sarà in paradiso, lo ricordo sempre e ogni tanto mi sego pensando a come mi ha fatto diventare la sua troietta !!
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